Le strategie da evitare nella scelta della Call to Action.

Introduzione

Impostare una campagna di Email Marketing efficace e capace di produrre risultati importanti non richiede solo inventiva e creatività durante la realizzazione delle newsletter o un attento lavoro di selezione e profilazione dei contatti inseriti all'interno delle proprie mailing list, ma anche l'adozione di un atteggiamento positivo e rispettoso nei confronti del pubblico al quale ci si rivolge.

Sono molti gli scopi che si possono perseguire con l'invio di una newsletter, ma solitamente i messaggi hanno la finalità di informare i destinatari, di fornire spunti e suggerimenti, di invogliare a partecipare ad un evento o di indurre all'acquisto di un bene o di un particolare servizio.

Affinché i contenuti possano raggiungere in modo chiaro e diretto gli utenti e dare luogo ad un congruo numero di conversioni, è essenziale che i destinatari abbiano fiducia nel mittente, ovvero che siano sempre pronti ad aprire i messaggi ricevuti e certi della veridicità delle notizie e delle offerte presenti al loro interno.

Instaurare un rapporto positivo con la propria utenza è uno degli obiettivi più importanti da perseguire all'inizio di un nuovo progetto di marketing basato sull'invio di newsletter.

Tra i diversi aspetti da prendere in considerazione a tal proposito, uno dei più rilevanti riguarda l'utilizzo delle Call to Action (CTA) e dei collegamenti inseriti all'interno dei messaggi.

Perché possa richiamare l'attenzione dei lettori e convincerli a compiere l'azione desiderata, la CTA deve essere studiata con attenzione, anche facendo ricorso alle varie tattiche che contribuiscono a spronare gli utenti a cliccare sul link (o sui link) forniti.

Tuttavia, ciò non significa che qualunque strategia sia ammessa: pensare di ricorrere a CTA contenenti false promesse o collegate a landing page con contenuti completamente diversi da quelli attesi è sempre un errore.

Questo post vuole analizzare alcune delle pratiche che occorre evitare nella scelta della Call to Action e offrire qualche utile spunto sulle soluzioni che permettono di incrementare il numero delle conversioni, mantenendo al tempo stesso un approccio etico.

 

Il pericolo delle segnalazioni per spam

Inserire nelle newsletter Call to Action e link poco o affatto attinenti con i contenuti presenti nella landing page espone al rischio di segnalazione per spam.

Scegliere di utilizzare una CTA molto invitante, magari facendo riferimento a sconti sensazionali e offerte imperdibili, rappresenta certamente un ottimo escamotage per aumentare il Click-through Rate, ovvero il tasso dei click ricevuti dai collegamenti presenti nel messaggio.

D'altra parte, se per gli utenti è impossibile trovare riscontro di quanto promesso dalla CTA nella landing page, con ogni probabilità inizieranno a sentirsi truffati e finiranno per scegliere di effettuare l'unsubscribe, ovvero di cancellarsi dalla mailing list o, peggio, di segnalare come spam il messaggio ricevuto. Quest'ultima eventualità può rivelarsi molto dannosa: quando vengono ricevute molte segnalazioni di questo tipo per un IP, esso viene inserito delle cosiddette “blacklist degli spammer”. La diretta conseguenza sarà che tutti i servizi di posta elettronica che fanno riferimento a queste liste cominceranno a bloccare tutte le email provenienti dal mittente in questione.

La costante verifica della buona reputazione degli IP associati ai server è una delle garanzie più importanti che vengono offerte dai sistemi studiati appositamente per il DEM (Direct Email Marketing). OpenDEM garantisce questo tipo di sicurezza adottando una rigorosa politica antispam nei confronti degli utenti che utilizzano il servizio.

 

Call to Action coerenti per massimizzare le conversioni

Scegliere sempre Call to Action in linea con i reali contenuti delle landing page non è solo un'indicazione utile per mostrare un atteggiamento attento e rispettoso nei confronti dei consumatori ed evitare di incorrere nelle segnalazioni per spam.

CTA e landing page devono essere quanto più possibile corrispondenti anche al fine di guidare gli utenti verso la conversione desiderata. Se, ad esempio, la CTA suggerisce l'acquisto di un particolare prodotto con un certo sconto, accedendo alla landing page il lettore dovrà trovare in primo piano il tasto sul quale cliccare per completare l'acquisto, senza essere distratto da altre proposte o rallentato da procedure di iscrizione o di pagamento macchinose.

Utilizzare in modo corretto le Call to Action permette di coltivare il rapporto con la propria utenza nel tempo, guadagnandone il rispetto e la fiducia. Con il susseguirsi degli invii, i destinatari saranno sempre più inclini a leggere i messaggi e ad approfondire le proposte seguendo i suggerimenti delle CTA.

Sfruttando le risorse messe a disposizione da OpenDEM è possibile inserire all'interno dei messaggi Call to Action testuali oppure rappresentate da immagini e creare collegamenti a qualunque pagina web. Per ciascuno dei link presenti nella newsletter, il sistema restituisce i dati relativi all'esatto numero dei click effettuati su di essi dai destinatari: questa informazione può essere molto utile per confrontare l'efficacia di due CTA diverse e scegliere la tipologia che incontra il successo maggiore presso la propria utenza.

Avere sempre cura delle esigenze degli utenti e mettersi nei panni dei lettori sono gli accorgimenti che assicurano le maggiori probabilità di successo nella progettazione di una buona campagna di Direct Email Marketing. Inoltre, fare ricorso al DEM in modo etico e attento si traduce sempre in un vantaggioso ritorno in termini di immagine e reputazione del proprio brand.