Una buona newsletter si compone sempre sia di testo che di immagini. Consigli pratici per organizzare il lavoro.

 

Introduzione

Dare vita a newsletter davvero efficaci, in grado di attrarre l'attenzione degli utenti, indurli all'apertura dei messaggi e convincerli a seguire i suggerimenti contenuti al loro interno richiede pratica, ma soprattutto un'attenta fase di progettazione del lavoro: prima di pensare alla realizzazione dei contenuti è necessario definire con precisione l'obiettivo della campagna e analizzare le caratteristiche dei contatti presenti nella propria mailing list, al fine di individuare tratti comuni o altri elementi peculiari sui quali puntare.

 

Newsletter che funzionano: contano più i testi o le immagini?

Una volta conclusa la fase di progettazione della campagna di Email Marketing, si può procedere con la scelta dello stile da adottare nei messaggi, sia per quanto riguarda i contenuti di testo che quelli grafici.

In effetti, una newsletter di qualità deve sempre presentare entrambi questi elementi, bilanciandoli in maniera tale da ottenere un effetto armonico e visivamente piacevole.
L'obiettivo è quello di stuzzicare l'interesse dei lettori e guidarne l'attenzione verso la Call to Action, ovvero il link tramite il quale gli utenti posso portare a termine l'azione suggerita nel messaggio (un acquisto, la compilazione di un form di iscrizione, il download di un contenuto, ecc.).

La tendenza a realizzare newsletter costituite esclusivamente da file grafici va diffondendosi, eppure questa soluzione presenta molti inconvenienti, che possono minare seriamente i risultati di una campagna di Email Marketing. Allo stesso tempo, anche la scelta di email rappresentate da un semplice muro di testo spesso si rivela inefficace.

Questo post vuole fare luce sugli svantaggi di queste scelte, fornendo qualche utile spunto per la creazione di newsletter che sfruttino in modo adeguato tutte le possibilità offerte dai contenuti di testo e da quelli grafici.

 

Perché evitare le newsletter di solo testo

Quando il fine di una newsletter è quello di informare i propri contatti relativamente ad una particolare iniziativa, suggerire la partecipazione ad un evento o magari specificare la scaletta di un convegno, optare per un semplice blocco di testo è la soluzione più naturale.

Il difetto principale di questa tipologia di newsletter sta nello scarso appeal esercitato nei confronti dei lettori: gli utenti non amano dedicare troppo tempo alla consultazione delle email, specie se il loro intento è esplicitamente promozionale. Di conseguenza, anche realizzando contenuti interessanti e di qualità, si corre il rischio che i destinatari li ignorino, semplicemente perché scoraggiati dal modo in cui sono presentati.

Come rendere più gradevoli le newsletter testuali

La soluzione consiste nel ricorrere sempre ad elementi grafici come:

  •  il logo aziendale, da opporre in testa a tutte le newsletter. Oltre a conferire al messaggio un aspetto più professionale, esso permette agli utenti di associare immediatamente la newsletter al suo mittente, convincendoli a proseguire nella lettura.

  • L'immagine di testata. Può trattarsi di un semplice elemento decorativo oppure di una foto che descrive una situazione attinente al tema del messaggio. In ogni caso, contribuisce a catturare l'attenzione dei lettori e a migliorare l'estetica della newsletter.

  •  Le foto dei prodotti e delle strutture proposte oppure citate all'interno del messaggio.

  • Piccole infografiche relative alle modalità di fruizione di un servizio e ai suoi vantaggi oppure a dati statistici di interesse per l'utente. Realizzare questi elementi grafici richiede un impegno notevole, ma si tratta di una strategia capace di produrre risultati molto validi: un'infografica simpatica e interessante potrebbe spingere gli utenti ad inoltrare il messaggio ricevuto ai propri contatti, amplificando in modo esponenziale il numero dei soggetti raggiunti attraverso la newsletter.

 

Perché evitare le newsletter di sole immagini

L'impatto di una newsletter rappresentata da una foto o da un'immagine molto attraente arricchita da uno slogan ad hoc è sicuramente di grande effetto, tuttavia, basare una campagna di Email Marketing esclusivamente sulla comunicazione visiva pone molti limiti e rischia di non permettere di coinvolgere in modo omogeneo i contatti presenti nelle mailing list utilizzate.

Il pericolo di finire nello spam

Il primo problema è rappresentato dall'intervento dei filtri antispam adottati dai client di posta elettronica, che si occupano di filtrare tutti i messaggi in arrivo e di escludere quelli ritenuti potenzialmente dannosi, recapitati per errore o caratterizzati da contenuti pubblicitari invadenti.

Molti di questi software non tengono conto dei file di tipo grafico e considerano le email contenenti esclusivamente immagini come vuote e, di conseguenza, sospette.

Il rischio è che le newsletter inviate finiscano sistematicamente nella cartella spam, vanificando tutto il lavoro fatto per impostare la campagna.

Il blocco immagine dei client di posta

Va tenuto conto del fatto che in molti casi i client bloccano automaticamente le immagini contenute nelle email in arrivo, sempre al fine di impedire l'ingresso di file potenzialmente dannosi.

Per visualizzare i contenuti grafici, gli utenti devono cliccare attivamente su opzioni quali “scarica immagini” e, per quanto semplice, questa operazione spesso si rivela scomoda, specie sugli schermi dei dispositivi mobile, scoraggiando gli utenti.

La visualizzazione sui dispositivi mobile

Sempre a tal proposito, non va dimenticato che sempre più persone leggono le email ricevute solo tramite smartphone e tablet, device che presentano risoluzioni molto variabili e che non sempre permettono una visualizzazione omogenea delle newsletter. Il modo migliore per ovviare a questo problema è quello di prevedere sempre la presenza di un testo, anche breve, che presenti i contenuti del messaggio o li approfondisca.

 

Newsletter che funzionano con OpenDEM

Facendo ricorso agli strumenti offerti da un valido servizio di mailing, è possibile aumentare le chance che tutti i messaggi inviati siano visualizzati in modo integrale. OpenDEM, la piattaforma cloud per la gestione di campagne di Direct Email Marketing, prevede la possibilità di inserire in automatico all'interno delle email il link per la loro “visualizzazione online”. In sostanza, il sistema provvede a pubblicare in maniera autonoma la newsletter sul web, creando una pagina ad hoc. In questo modo, gli utenti che non riescono a visualizzare correttamente il messaggio possono scegliere di cliccare su un link e consultarlo direttamente attraverso il proprio web browser.

Un'altra possibile opzione è quella di rivolgersi al personale esperto di OpenDEM, per l'elaborazione su commissione di template ed elementi grafici responsive, cioè capaci di adattarsi automaticamente alle dimensioni dello schermo impiegato per la loro visualizzazione.

In conclusione, appare evidente che una newsletter davvero valida non può prescindere né da buoni testi né da immagini di qualità: sfruttando entrambi questi canali ci si assicura il massimo dell'efficacia comunicativa e quindi anche i migliori risultati in termini di conversioni e ritorno dell'investimento.