Cosa fare e cosa evitare quando si inseriscono elementi grafici nei messaggi.

 

Introduzione

Le newsletter sono uno strumento di marketing molto versatile, capace di dimostrarsi utile sia quando l'obiettivo è quello di mantenersi in contatto con il proprio pubblico di riferimento e lavorare sulla sua fidelizzazione, sia quando l'intento è quello di raggiungere nuovi potenziali clienti e incrementare il numero delle vendite o dei contratti stipulati. Per questo motivo, sapere come utilizzare le immagini all'interno delle newsletter è uno step fondamentale per poter sfrutta al meglio il canale visivo e potenziare la comunicazione.

 

Il ruolo delle immagini nelle newsletter

L'Email Marketing si differenzia da altra strategie basate su canali più tradizionali sia per il modo diretto con cui permette di raggiungere i singoli utenti, sia per le infinite possibilità di personalizzazione dei messaggi, che possono essere adatti davvero a qualunque tipo di esigenza e veicolare in modo efficace informazioni di ogni tipologia.

In particolare, le email danno la possibilità di esporre i propri contenuti anche attraverso il ricorso alle immagini, utilissime per:

  • catturare l'attenzione degli utenti;

  • esporre in modo sintetico concetti articolati;

  • presentare dati e statistiche;

  • fornire esempi dei prodotti offerti;

  • sottolineare i passaggi più importanti;

  • rendere più piacevole la lettura del messaggio.

Se è vero che una newsletter davvero efficace non può prescindere dalla presenza degli elementi grafici, va detto che l'uso delle immagini deve essere sempre attentamente studiato, per valutarne, caso per caso, tutti i pro e i contro.

 

Come sfruttare i file di immagine in modo opportuno nelle newsletter

La prima, fondamentale regola che occorre rispettare, riguarda l'uso di immagini di buona qualità, che non dovrebbero mai essere prelevate al caso dal web e utilizzate per fini commerciali, a meno che non si disponga di un'apposita autorizzazione.

I file grafici da inserire all'interno delle proprie newsletter possono essere realizzati in autonomia oppure acquistati presso uno dei numerosi database di immagini presenti online.

In generale, è opportuno ricordare che inserendo molti file di immagine all'interno di una newsletter, il suo peso in KB tenderà ad aumentare. Tipicamente, ciò si traduce in aumento dei tempi necessari per l'invio di tutte le copie del messaggio, come pure di quello che occorre per il suo download nella casella di posta elettronica dei destinatari. Pertanto, è bene procedere sempre ad un'ottimizzazione preventiva delle dimensioni dei file utilizzati, in maniera tale da creare sempre newsletter leggere.

La soluzione più pratica per dare vita alle proprie newsletter ed arricchirle con elementi grafici consiste nello sfruttare una tool per la gestione delle campagne di Email Marketing come OpenDEM: la piattaforma permette di caricare tutti i file desiderati su un server dedicato e di amministrarli modificandone il nome e la descrizione oppure organizzandoli all'interno di gallerie.

Grazie ad un editor ricco di funzioni ma molto intuitivo, è possibile inserire le immagini desiderate nella giusta posizione all'interno del messaggio e procedere all'allineamento dei testi.

Tra le altre possibilità offerte dalla piattaforma, c'è quella di indicare un testo alternativo per ciascuna immagine inserita all'interno del messaggio. Questa funzione è molto utile, perché la maggior parte dei client di posta elettronica bloccano i contenuti di immagine presenti nelle email, mostrando al loro posto un riquadro vuoto. Specificando una descrizione alternativa, il testo sarà visualizzato all'interno di questi spazi in sostituzione delle immagini, fornendo agli utenti un'idea circa il loro contenuto e incentivandoli a richiederne lo sblocco (generalmente possibile con un semplice click sulla voce “scarica immagini”).

Le immagini inserite all'interno di una newsletter non devono avere solo una funzione ornamentale, ma è importante che contribuiscano ad incentivare l'azione a cui è finalizzato l'invio del messaggio.

OpenDEM permette di rendere cliccabili le immagini presenti nella newsletter, trasformandole in collegamenti verso gli URL desiderati. In questo modo, inserire banner o pulsanti che fungano da Call to Action diventa semplice e veloce.

 

Pratiche da evitare nel utilizzo di immagini nelle e-mail

Come già accennato, è impensabile redarre una newsletter efficace e gradevole per i destinatari utilizzando immagini di scarsa qualità oppure fotografie realizzate in modo poco professionale. Il rischio è quello di trasmettere agli utenti una sensazione di trasandatezza, che di certo non gioverà al nome dell'azienda o della propria iniziativa.

Utilizzare file reperiti online e protetti da copyright espone alle conseguenze legali del caso, mentre ricorrere ad immagini comuni e molto inflazionate rende impersonali i messaggi e vanifica il potenziale comunicativo degli elementi grafici.

Un altro errore comune consiste nel creare newsletter che contengono esclusivamente immagini. Questo tipo di email vengono visualizzate come messaggi vuoti quando è attivo il blocco dei contenuti grafici. In più, i filtri antispam considerano sospette le email prive di testo e, di conseguenza, tendono a impedirne la consegna, rendendo del tutto vano l'invio delle newsletter.

In aggiunta, una delle pratiche più sbagliate è quella di utilizzare immagini generiche, non brandizzate e poco coerenti con il messaggio che si vuole inviare. A questo scopo possono tornare utili delle competenze di base di grafica che possano permetterci di aggiungere il marchio della nostra azienda o altri dati facilmente riconoscibili per personalizzare le immagini caricate nella newsletter. Per i propri contatti avere uno stimolo visivo personalizzato che si rivolga a loro in prima persona può essere una leva fondamentale per avere una reazione ed una risposta diretta.