Suggerimenti per incrementare l'Open Rate.

Introduzione

Uno dei parametri fondamentali per valutare i risultati conseguiti con l'invio di una newsletter è il cosiddetto Open Rate, ovvero il suo tasso di apertura. Questo valore, che viene calcolato in percentuale, equivale semplicemente al rapporto tra il numero delle email consegnate e aperte da parte dei destinatari (e quindi con ogni probabilità lette) e il totale di quelle inviate.
Il tool per l'invio di newsletter e la gestione di campagne di Email Marketing OpenDEM permette di conoscere questo parametro semplicemente accedendo alle statistiche relative ai singoli messaggi, rendendo molto facile valutare le dimensioni del pubblico effettivamente raggiunto.

L'obiettivo di qualsiasi campagna DEM è quello di riuscire ad incrementare il tasso di apertura delle newsletter: maggiore è il numero degli utenti raggiunti dal messaggio promozionale inviato e maggiori saranno le conversioni e i guadagni generati dall'iniziativa.

Ottenere un buon Open Rate è meno scontato di quanto potrebbe sembrare: sono molte le variabili che devono essere prese in considerazione e, inoltre, non esiste una formula in grado di funzionare con il 100% degli utenti. La strategia migliore consiste nello sperimentare soluzioni diverse fino ad individuare quella che funziona meglio con il pubblico al quale si fa riferimento.

In questo post, vengono descritti 5 spunti pratici molto interessanti, relativi ad altrettanti aspetti che non possono essere trascurati durante la stesura di una newsletter o la progettazione di un'intera nuova campagna. Adottando questi accorgimenti, il tasso di apertura comincerà a crescere invio dopo invio, con tutte le conseguenze positive che ne derivano.

 

Indicare sempre il mittente

Il mittente di un'email ha sempre un'importanza fondamentale: quando il destinatario conosce la persona o l'azienda dalla quale proviene un messaggio oppure quando è consapevole di aver accettato in prima persona di ricevere notizie e materiale promozionale da un determinato contatto, sarà sicuramente maggiormente portato ad aprirlo e leggerlo.

Il consiglio è quello di indicare sempre in modo esplicito sia il nome del mittente che l'indirizzo di posta elettronica associato. Naturalmente, nel caso di aziende o marchi più o meno noti, è bene utilizzare sempre la propria ragione sociale e, eventualmente, inserire il nome e i contatti del responsabile della campagna di Email Marketing nella firma della newsletter.

 

Sfruttare al meglio il campo oggetto

Anche l'oggetto della newsletter ha un'importanza enorme: la maggior parte degli utenti dedica pochissimi minuti al controllo delle email ricevute ed in questo breve lasso di tempo che il messaggio in questione deve catturare la loro attenzione e convincerli ad aprirlo.
Un buon oggetto è dunque stringato ma accattivante e, soprattutto, capace di esprimere con poche parole il vantaggio immediato che deriva dall'apertura della newsletter.

Così, ad un oggetto del tipo:

"In arrivo la nuova linea di abbigliamento per la stagione autunno/inverno"

è preferibile una formula come:

"Cambio stagione con stile: scopri i nuovi capi" 

Ovviamente, si potrebbe avere la tentazione di ricorrere ad oggetti urlati (ovvero in maiuscolo), contenenti caratteri speciali oppure annunci sensazionali per guadagnare un numero molto elevato di click e di aperture. Purtroppo, queste strategie, per quanto semplici, si rivelano sempre poco efficaci se non addirittura controproducenti: un oggetto studiato appositamente per trarre in inganno l'utenza rischia di allertare i filtri antispam e di far finire il messaggio direttamente nel cestino.

La strategia migliore consiste nel provare a mettersi nei panni degli utenti e immaginare la formula migliore per chiarire in che modo il prodotto o il servizio proposto all'interno dell'email potrà rivelarsi utile per loro.

 

Individuare gli utenti potenzialmente interessati

Se gli utenti ai quali viene inviata una newsletter non possono in nessun caso essere interessati ai suoi contenuti, sarà impossibile ottenere un riscontro positivo in termini di tasso di apertura dei messaggi.
Ad esempio, inviare una newsletter contenente informazioni sulle ultime tendenze in fatto di borse e accessori femminili ad una mailing list costituita prevalentemente da individui di sesso maschile difficilmente consentirà di ottenere buoni risultati.

In sostanza, per incrementare l'Open Rate delle newsletter inviate è necessario procedere alla segmentazione delle liste di contatti, ovvero alla loro suddivisione in gruppi, sulla base dell'età, del genere, della professione, degli interessi o di qualunque altra caratteristica ritenuta utile in relazione al proprio ambito di attività.
In questo modo, sarà possibile scrivere newsletter opportunamente targetizzate, ovvero riferite in modo specifico ad un particolare gruppo di utenti, che si suppone potrebbero condividere una medesima esigenza.

 

Scegliere la data e l'orario di invio più opportuni

È un errore pensare che per l'invio di una newsletter un momento valga l'altro.
In primis, quando all'interno del messaggio sono contenute offerte a tempo oppure relative ad una specifica data (ad esempio una festività), consegnarlo con il giusto anticipo diventa essenziale, per ovvie ragioni (sarà impossibile ottenere un buon tasso di apertura per un'email che propone una vendita promozionale già terminata).

Diversi studi hanno poi tentato di definire il giorno della settimana e l'orario migliore per inviare una newsletter, sempre al fine di massimizzarne il tasso di apertura. I risultati conseguiti dalle diverse ricerche sono, in alcuni casi, discordanti e mostrano come l'effettivo Open Rate non dipenda solo dal momento della ricezione, ma anche dal tipo di contenuti veicolati e dal device utilizzato per consultare la posta in arrivo.
Tuttavia, è possibile affermare che i momenti migliori per ottenere un buon Open Rate coincidono con le ore centrali della giornata e i giorni centrali della settimana.

 

Tenere a mente le esigenze dei lettori mobile

Un numero sempre maggiore di utenti controlla i messaggi ricevuti esclusivamente tramite smartphone, uno strumento con caratteristiche molto diverse da quelle di un computer desktop.
Uno degli aspetti più importanti da considerare a questo proposito riguarda la visualizzazione degli oggetti: molti client in versione mobile e app dedicate ai servizi di mailing tagliano ulteriormente i soggetti dei messaggi, richiedendo una ancor maggiore capacità di sintesi.
Ottenere un buon tasso di apertura e, possibilmente, mantenerlo anche per i contatti che ricorrono costantemente ai dispositivi mobile implica l'adozione di un layout e di una grafica responsive per le newsletter, che siano in grado di adattarsi automaticamente alle diverse dimensioni di questi device.

OpenDEM, offre la possibilità di studiare insieme con il cliente soluzioni grafiche ad hoc, che consentano di realizzare messaggi accattivanti basandosi sulla tecnologia responsive.

Con la giusta attenzione a questi accorgimenti, il tasso di apertura delle newsletter inviate si attesterà attorno a valori molto elevati, permettendo di sfruttare a pieno le grandi potenzialità delle campagne di Direct Email Marketing.